Utensili da cucina e tossicità
Continuando nella linea di coltivare la salute, dobbiamo considerare non solo cosa mangiamo e che tipo di fuoco usiamo ma in quali contenitori cuciniamo il nostro cibo. Ci sono sempre più persone con sensibilità alimentare e sensibilità ambientale, è la cosiddetta Sindrome Chimica Multipla, MCS.
Dobbiamo sapere che alcuni dei materiali utilizzati nella fabbricazione di pentole, padelle e altri, possono avere effetti negativi sulla salute. I cosiddetti metalli pesanti sono elementi chimici che tendono ad accumularsi nel corpo e producono tossicità, tra questi ci sono mercurio, piombo, cadmio, arsenico e selenio. A volte si parla anche di contaminazione da metalli pesanti compresi altri elementi tossici più leggeri, come il berillio o l’alluminio.
Le casseruole tradizionali di argilla e broncio smaltate spesso portano piombo o altri metalli pesanti. In quest’ultimo bisogna fare attenzione quando si scheggiano poiché i materiali nella base potrebbero non essere innocui.
Gli utensili in alluminio vanno gettati e quell’alluminio è neurotossico ed è riconosciuto come uno dei fattori legati al morbo di Alzheimer. È vietato per uso culinario in molti paesi eppure nel nostro paese i contenitori in alluminio vengono utilizzati nelle cucine industriali di scuole, ristoranti, ospedali …
Esiste in commercio un alluminio anodizzato, cioè sigillato, che impedisce l’incorporazione dell’alluminio negli alimenti, quindi prima di acquistare, leggere e informarsi.
Le padelle in ghisa sarebbero una buona scelta, se non fossero così pesanti e così ingombranti e se non richiedessero tanta cura per prevenire la ruggine.
Le pentole in acciaio inossidabile sono una lega di ferro e carbonio a cui vengono aggiunte diverse quantità di metalli pesanti, come le parti in acciaio 18/10 nichel piombo 18 e piombo 10, in modo che l’acciaio indicato sarebbe acciaio chirurgico e giapponese.
Il Teflon è un materiale sintetico utilizzato come pentolame antiaderente molto diffuso, il Teflon contiene una sostanza APFO, che si accumula nell’organismo e che non è biodegradabile e che produce gravi anomalie negli organismi viventi (sterilità, ipotiroidismo, cancro…). Nonostante le prove mediche, è ancora usato impunemente, ma ci sono alternative, quindi dovremo informarci prima di acquistare una padella.
Se utilizziamo pentole con teflon è molto importante che non si graffino e che il rivestimento non si stacchi.
I materiali plastici sono altamente inquinanti nella sua produzione e, in maggioranza, non biodegradabili, agiscono come perturbatori endocrini alterando le funzioni ormonali sia negli uomini che nelle donne.
L’unica plastica che l’OMS raccomanda per uso alimentare è il polipropilene.
Vediamo che praticamente tutti i contenitori che utilizziamo contengono sostanze chimiche dannose in quantità maggiori o minori. Questo non deve allarmarci ma farci pensare che nel XXI secolo ci sono materiali che non sono naturali come i vasi di terracotta provenienti dagli scavi archeologici, ma che ci permettono di vivere con le condizioni che ci segna questa tappa della storia.
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Immagine segnaposto Elena Corrales