Tectella patellaris
Caratteristiche macroscopiche
Caratteristiche:
Cappello di piccole dimensioni, il suo diametro medio non supera i 2 cm, gli esemplari della nostra collezione hanno raggiunto un massimo di 3 cm, con forma concava nella sua prima fase, presto con forma di vetro o ciphelliforme. La sua superficie ha un colore ocra abbastanza uniforme, di solito piuttosto pallido, soprattutto se essiccato, nonostante contenga uno strato gelatinoso, al tatto è tomentoso e morbido, semmai furfuraceo. Può avere tracce di velo, soprattutto lungo il margine, questo è regolare e curvo, soprattutto quando è giovane, e può avere un floccaggio, essendo anche poco o nulla striato.
Fogli radiali, partendo da un punto situato al centro si estendono radialmente verso la periferia, molto stretti, densi, di colore fondamentalmente ocra ma con riflessi o sfumature diverse, giallastri quando sono giovani o rossastri più tardi, alla fine marroni, anche se la sua spora è di colore bianco con tonalità grigiastra. Gli esemplari molto giovani contengono una membrana che li protegge totalmente, questa si strappa e alla fine scompare o rimane come qualche gregge attaccato al bordo del cappello.
Piede laterale e molto rudimentale, corto, piuttosto è uno pseudo-stile in quanto può essere considerato anche come una mera estensione del cappello che aderisce al substrato, senza differenze cromatiche tra le due parti.
Carne sottile, simile a un cappello o leggermente più giallastra, un po’ dura da giovane ed estremamente dura da asciutta, come se il carpoforo mummificato fosse rimasto. Non ha un odore significativo e il suo sapore è abbastanza forte, non piacevole.
Habitat:
Specie di habitat chiaramente ligneo, fruttifica sul legno morto di vari alberi, essendo una specie rara da proteggere, rara sui platani e ancor più sui resti di conifere. Nonostante la sua rarità, dove di solito esce in gruppi più o meno numerosi colonizzando il bosco, la nostra raccolta si è svolta in Navarra, su rami caduti di Corylus avellana, condividendo la colonizzazione con Plicaturopsis crispa, un gruppo di numerosi esemplari, tutti maturi e senza velo che chiude le foglie, nel mese di marzo.
Commenti:
Specie interessante che dobbiamo considerare rara o insolita, caratterizzata dal suo habitat ligneo, dalle lamine radiali protette da un velo che tende a scomparire e dalla sua sporadica massa bianca. Per la particolare configurazione delle sue lamine può essere confuso con le specie del genere Crepidotus, ma queste hanno una spora ocra al posto di quella bianca. È più difficile separarlo da qualche Panellus quando, come nel nostro caso, si trovano tutti gli esemplari senza velo, soprattutto con Panellus ringens, che è molto simile, macroscopicamente può essere separato perché quest’ultimo è molto più striato, ma le sue piccole differenze sono piuttosto micro come l’assenza di cistidi o una piccola deviazione nella dimensione sporale.
Ulteriori informazioni:
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Nome comune:
Panello velato -
Sinonimo:
Panellus patellaris (Fr.) Konrad & Maubl.
Tassonomia:
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Divisione:
Basidiomycota -
Suddivisione:
Basidiomicotina -
Classe:
Omobasidiomiceti -
Sottoclasse:
Agaricomycetidae -
Ordine:
Agaricales -
La famiglia:
Mycenaceae
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