Coltivazione di Tetraclinis articulata o Cipresso di Cartagena
All’interno delle specie di conifere troviamo un vero e proprio mondo di varietà, molte delle quali adattate ai climi continentali e freddi in inverno, ed altre, come è il caso della Tetraclinis articulata, di climi più temperati e caldi.
È scientificamente noto come Tetraclinis articulata ma è comunemente noto come cipresso di Cartagena, larice africano o Sabina mora. Albero ornamentale a lento sviluppo presente nelle montagne della Regione di Murcia e nella parte settentrionale del continente africano.
In questo articolo vi presentiamo questa interessante conifera dal clima semiarido e di media altezza.
Caratteristiche della Tetraclinis articulata
Tetraclinis articulata è classificata come una conifera di medie dimensioni, con un’altezza abituale compresa tra 10 e 15 metri, e sempreverde, come è consuetudine nel suo genere.
Presenta un portamento affilato, con rami di piccole dimensioni e forma più o meno piramidale, tronco e corteccia grigi che con l’età presenta crepe.
L’aspetto fogliare è molto simile alle solite specie di conifere, rami sottili e foglie lunghe 5 mm ea forma di squame. Sostanzialmente molto simili a quelli dei cipressi. Produce frutti alle estremità dei rami, a forma di piccoli ananas.
Presenza in Spagna
La sua presenza nella penisola iberica è limitata, limitata ai piccoli centri situati nella regione di Murcia e Alicante. In effetti, è una delle specie di conifere con la minor presenza in Spagna.
La restante popolazione di Tetraclinis articulata come conifera dal clima secco si trova nella parte settentrionale del continente africano: Marocco, Algeri e Tunisia.
Nomi comuni: cipresso di Cartagena, larice africano o ginepro nero, ginepro di Cartagena.
tassonomia
- Ordine: Pinales
- Famiglia: Cupressaceae
- Genere: tetraclinis
- Specie: Tetraclinis articulata
Il termine Tetraclinis all’altezza del suo nome deriva dal greco, relativo a «tetra» o «quattro», perché il suo frutto è diviso in quattro parti. Il nome » articulata» si riferisce alla forma dei rami, che formano piccole foglie articolate.
Tipo di coltivazione del Cipresso di Cartagena ( Tetraclinis articulata)
Posizione e tempo
Questa conifera si distingue principalmente per abitare zone calde, semiaride, con estati calde e inverni miti. Di solito, il suo clima ideale è il Mediterraneo, crescendo in pieno sole.
È importante che se coltivata in giardino abbia una buona disposizione alla luce nei primi anni di vita. La sua crescita è lenta, ma ancor di più se viene coltivata in condizioni di ombra.
tipo di suolo
Tetraclinis articulata si adatta senza grossi problemi a qualsiasi tipo di terreno, ma è standardizzato all’edafologia di ambienti calcarei, suoli argillosi, poco profondi ed elevata presenza di roccia.
Ha bisogno di terreni ben drenati, quindi i pendii con un contenuto di sabbia più elevato ne favoriscono la crescita.
condizioni di trapianto
Nonostante il cipresso di Cartagena abbia un buon apparato radicale, è abbastanza sensibile al trapianto. Per fare ciò, si raccomanda che sia una specie relativamente giovane e in condizioni di temperatura favorevoli (primavera, per esempio). Questa operazione può essere supportata fornendo un po’ di sostanza organica o compost ben miscelato con il terreno.
bisogni di acqua
Si sviluppa praticamente con scarse precipitazioni, generalmente inferiori a 300 mm, tipiche del sud della Regione di Murcia e Alicante.
Ha una grande capacità di resistenza alla siccità e un potente apparato radicale in grado di cercare l’umidità nelle peggiori condizioni di mancanza d’acqua.
Moltiplicazione del cipresso di Cartagena
Il modo usuale per ottenere nuove specie di Tetraclinis articulata è attraverso i semi, ottenendo variabilità genetica. I frutti vengono dispersi con vari mezzi naturali durante l’autunno, quindi questa volta è il momento ideale per moltiplicarsi. Infatti, prima viene seminato il seme, meglio è, poiché il suo potere di germinazione è relativamente basso.
A livello vivaistico sono state ottenute nuove specie identiche a quelle selezionate per innesto.
Foto di copertina: Krzysztof Ziarnek, Kenraiz
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