Incontra il Rhododendron ponticum, i cui fiori parlano da soli.
Rhododendron ponticum, detto anche Ojaranzo, Revientamulas o Rhododendron , appartiene al genere Rhododendron, di cui fanno parte le azalee. Appartiene alla famiglia delle Ericaceae ed è originaria della Cina occidentale.
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Caratteristiche di Rhododendron ponticum
Arbusto sempreverde a crescita lenta, alto tra 1 e 3 m. I fiori sono molto belli e formano mazzi di fiori colorati, con toni rosa, rossi, bianchi o lilla. Fiorisce in primavera.
Cura del ponticum di rododendro
È una pianta che dovrebbe essere all’ombra e in un luogo fresco. Si consiglia quindi di evitare la luce diretta del sole, ha bisogno solo di 5 ore di luce al giorno, e anche se può sopportare un po’ di caldo e di freddo, se è troppo eccessivo, potrebbe essere distrutto.
È favorita dalle basse temperature fino a 0˚C, ma è meglio proteggerla dal gelo. Per questo, quando arriva l’inverno, la pianta deve essere riempita di terra e la corteccia deve essere coperta.
Per quanto riguarda il suolo, deve essere abbondante, concimato e con un po’ di terra acida. Per acidificare il terreno è necessario utilizzare torba bionda, zolfo, solfato di ferro, ecc. Non tollera i terreni argillosi.
È una specie che cresce meglio in pieno campo, perché per un vaso o una fioriera deve essere molto grande.
L’irrigazione deve essere abbondante nella stagione calda. Ora, se il sole è molto forte, si può spruzzare sulle foglie. Non innaffiare con acqua dura o alcalina, è preferibile l’acqua piovana.
Non ha bisogno di essere tagliato, solo tagliato per adattarsi. Inoltre, si consiglia di rimuovere i boccioli dei fiori sbiaditi per garantire una fioritura abbondante nella stagione successiva.
Il fertilizzante deve essere speciale per azalee, rododendri e camelie. Dovrebbe anche essere ricco di azoto combinato con parti uguali di potassio e fosforo arricchito di ferro.
Può essere moltiplicato per semi, gomiti, pali o innesti.
Per quanto riguarda le malattie, è suscettibile alla lebbra, alla muffa grigia, alla ruggine, al marciume radicale e alla macchia fogliare. Mentre i parassiti che possono attaccarlo sono il cincisio, il minatore fogliare, le cocciniglie, l’acariosi e l’afide.