Cactus San Pedro: guida alla cura e all’uso
La famiglia dei cactus ( Cactacea) comprende un numero molto diversificato di piante, come il cactus San Pedro, adattato ad ambienti difficili e con un consumo d’acqua molto basso.
Per questo motivo queste tipologie di piante sono interessanti per i giardini xerofiti, quelli che consumano poca acqua, soprattutto nelle zone dove non c’è abbastanza acqua piovana.
Inoltre, il cactus San Pedro, scientificamente noto come Echinopsis pachanoi, oltre alle sue potenzialità come pianta ornamentale, ha anche effetti medicinali associati e principi attivi psicoattivi (come il peyote).
In questa guida troverai informazioni interessanti su questo cactus, le sue caratteristiche principali, la guida alla cura e alla coltivazione e le possibilità medicinali e psicoattive che ha attualmente.
Caratteristiche del cactus San Pedro
Il cactus San Pedro è una specie vegetale appartenente alla famiglia dei cactus. È noto da tempo immemorabile perché faceva parte di una risorsa molto importante nella medicina tradizionale.
Tuttavia, oggi questo cactus è riconosciuto come pianta ornamentale di interesse per ambienti caldi e secchi, ampiamente utilizzata come specie per giardini xerofiti oa basso consumo idrico.
Il San Pedro, pur essendo a lenta crescita, può superare negli anni i 5 metri di altezza, ed è considerato una specie di tipo arboreo, ramificato molto dalla base con i germogli che crescono.
Questa risorsa è importante poiché potremo separare le piante per ottenere nuove specie, in modo gratuito e con un facile costo di moltiplicazione.
Una cosa curiosa e attraente come pianta ornamentale è la sua fioritura, concisa ma di grande importanza, poiché è grande, molto profumata e vistosa. Inoltre i suoi frutti sono usati anche in gastronomia, dal colore verde scuro e dal sapore caratteristico.
I principi attivi del cactus sono considerati allucinogeni per la presenza in quasi tutta la pianta di sostanze alcaloidi psicoattive.
dove possiamo trovarlo
Questa pianta è originaria delle Ande, cresce in zone d’alta quota e anche con forti precipitazioni (nonostante sia un cactus). Possiamo trovarlo in crescita nativa in paesi come Cile, Perù, Ecuador e Argentina.
Tuttavia, data la sua rusticità, si adatta a qualsiasi tipo di ambiente caldo.
tassonomia
- Ordine: Caryophyllales
- Famiglia: Cactacee
- Genere: Echinopsis
- Specie: Echinopsis pachanoi
Guida alla cura dell’Echinopsis pachanoi
Posizione come pianta da interno
Nonostante il cactus San Pedro una volta adulto abbia grandi dimensioni che ne impediscono la coltivazione in vaso, nei primi anni si adatta perfettamente a queste circostanze.
Le sue radici sono superficiali, quindi non avremo bisogno di vasi molto profondi, se non per sostenere la base ed evitare che cada quando tira un po’ di vento.
Essendo coltivato in vaso, il cactus San Pedro può essere coltivato in pieno sole o anche in zone semiombreggiate.
Climatologia
Sopporta un’alta escursione termica, anche fredda, molto meglio di altre specie della famiglia delle Cactaceae.
Tuttavia, si sconsiglia di coltivarlo in zone in cui le temperature medie in inverno sono inferiori a 5 ºC.
A livello di umidità può crescere sia in zone asciutte con scarse precipitazioni che in ambienti più umidi, come alcune zone delle Ande, ad alta quota e precipitazioni superiori a 1000 mm.
Terreno e substrato
Le caratteristiche comuni a tutti i cactus sono terreni o substrati sciolti, con pH leggermente acido, buon drenaggio e non necessariamente con una grande quantità di sostanza organica.
Questo tipo di piante, che sviluppano radici superficiali e poco profonde, sono molto sensibili all’acqua in eccesso, quindi bisogna evitare substrati argillosi o quelli che trattengono un’umidità eccessiva.
Supporto consigliato: sabbia e miscele di materiali inerti e porosi (ghiaia, vermiculite, perlite, ecc.)
Irrigazione
L’irrigazione dovrebbe essere moderata ed evitare quantità elevate. Applicheremo l’acqua quando il terreno o il substrato saranno praticamente asciutti, cosa che quando coltiviamo il nostro San Pedro in vaso potremo conoscere inserendo il dito e tastando l’interno del substrato.
Abbonato
Nella fase di aumento delle temperature, cercando la crescita verticale e l’ispessimento del fusto principale, in primavera possiamo fornire un concime specifico per le specie di cactus, che solitamente concentra una grande quantità di azoto e un po’ di potassio.
Nella parte finale dell’articolo vi consigliamo alcuni interessanti fertilizzanti e prodotti per Echinopsis pachanoi.
Queste specie sono anche sensibili alla clorosi ferrosa (carenza di ferro), mostrando una perdita generale del loro colore verde originale.
Fioritura del cactus San Pedro
La fioritura del cactus San Pedro è uno spettacolo ornamentale, per le dimensioni, la forma, il colore e l’aroma che sprigionano i suoi fiori.
Questi fiori escono da boccioli sparsi per il tronco, anche se sono fugaci e devono essere soddisfatte condizioni di temperatura ottimali per il loro rilascio.
Moltiplicazione per talea
Molti cactus, nel loro stato adulto, producono polloni che nascono vicino al tronco della pianta madre. Per moltiplicare la pianta e avere nuovi esemplari, possiamo aspettare che questi bambini crescano di circa 10-15 cm per effettuare la separazione.
Per fare questo, dobbiamo utilizzare un coltello affilato per separarlo dalla pianta madre, nel rizoma sotterraneo, rendendo il taglio il più netto possibile. Prima di piantare, lasceremo asciugare il più possibile la ferita fino a quando non suppurerà, quindi la pianteremo nello stesso substrato che abbiamo consigliato in precedenza.
Usi del cactus San Pedro nella medicina tradizionale
Uno degli usi più conosciuti di questa pianta, anche al di là delle sue qualità ornamentali, è la sua storica applicazione nella medicina tradizionale andina.
Il suo utilizzo era indicato per curare malattie cardiache, pressione sanguigna e dolori articolari. Successivamente furono note le sue proprietà contro la crescita microbica.
Principi attivi presenti in Echinopsis pachanoi
Il cactus contiene vari alcaloidi e peptidi (Ep-AMP1), sebbene la sostanza più conosciuta sia la mescalina.
Questo alcaloide appartiene al gruppo delle feniletilammine e ha proprietà allucinogene. Quindi, in passato era usato nei rituali indigeni, sebbene fosse usato anche per scopi ricreativi, quindi è monitorato come sostanza psicoattiva e proibito in alcuni paesi.
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