Coltivazione di alloro ciliegio (Prunus laurocerasus)
Per giardini di medie dimensioni è bene formare spazi ben distribuiti, con l’incorporazione di siepi che separano aree specifiche. In questo caso, l’uso dell’alloro ciliegio è un’ottima alternativa per la sua grande resistenza e facilità di potatura.
Questa siepe infatti può essere utilizzata in prossimità di qualsiasi tipo di vallata perimetrale, creando una separazione visiva molto interessante in tutte le tipologie di case e chalet.
In questo articolo ti raccontiamo tutte le possibilità che hai quando usi l’alloro ciliegio (Prunus laurocerasus) come siepe ornamentale. Impareremo i suoi usi abituali in giardino e una guida completa alla coltivazione di questa pianta della famiglia dell’alloro.
Caratteristiche del Prunus laurocerasus (alloro ciliegio)
Il suo nome scientifico è Prunus laurocerasus, anche se è comunemente noto come cherry laurel o laurocerasus. È considerato un piccolo albero o una siepe, anche se lasciandolo crescere liberamente può superare i 5 metri di altezza.
Le sue foglie sono dure (coriacee), lucide e di colore verde scuro, fisicamente molto simili all’alloro comune ( Laurus nobilis). Sia le foglie che i fiori sono molto aromatici, frutto degli olii essenziali che solitamente questo genere contiene e che vengono utilizzati in gastronomia e per uso medicinale.
I frutti, una volta fecondati i fiori, sono piccole bacche nere di piccola dimensione, simili a quelle di una ciliegia, ma raggruppate a forma di grappolo.
Il problema principale dell’alloro ciliegio ( Prunus laurocerasus) come pianta ornamentale è che la maggior parte della pianta è velenosa per ingestione, ad eccezione dei frutti (ma non dei semi).
Come la maggior parte delle specie di Prunus, la sua crescita è molto veloce, il che la rende una pianta adatta per realizzare recinzioni o tramezzi in breve tempo.
Epoca di fioritura: la fioritura principale avviene in primavera, anche se in condizioni adeguate si ha una 2a fioritura in autunno.
tassonomia
- Ordine: Rosales
- Famiglia: Rosacee
- Genere: Prunus
- Specie: Prunus laurocerasus
Usi dell’alloro ciliegio
L’uso principale dell’alloro ciliegio è ornamentale, anche se bisogna stare attenti alle parti velenose della pianta. Per i suoi componenti è stata utilizzata nel corso della sua storia anche come pianta medicinale, con effetto sedativo sul sistema nervoso.
Il suo adattamento alla potatura ne consente la coltivazione in vasi e fioriere, indicate per formare gruppi di vasi all’ingresso della casa o in qualsiasi altra parte del giardino.
Varietà di alloro ciliegia
All’interno della varietà Prunus laurocerasus troviamo cultivar con piccole differenze tra loro.
- ‘Angustifolia’
- ‘Camelliifolia’
- ‘Caucasico’
- ‘Flesseriano’
- ‘giapponese’
- ‘latifoglia’
- ‘Magnoliifolia’
- ‘Parvifolia’
- ‘Rotondifolia’
- ‘Zabeliana’
Guida alla coltivazione del Prunus laurocerasus
Caratteristiche climatiche e ubicazione nel giardino
La sua grande resistenza alle intemperie e il suo adattamento a tutti i tipi di terreno ne consentono la messa a dimora in qualsiasi parte del giardino. Resiste a temperature gelide in inverno, anche al di sotto dei -5ºC, anche se è sconsigliata poiché è una specie perenne che non perde le foglie al freddo.
Solitamente si trova in zone semiombreggiate, anche se non ha problemi se coltivata in pieno sole.Nelle zone mediterranee si sviluppa con particolare facilità, con un portamento più rapido.
tipo di suolo
Il Prunus laurocerasus si adatta molto bene a tutti i tipi di tessitura del suolo. Prima della messa a dimora, si consiglia di incorporare la materia organica nella buca di impianto, facilitando lo sviluppo delle sue radici dopo il trapianto.
È idealmente coltivato in terreni argillosi-sabbiosi, con un buon drenaggio e un pH leggermente acido.
Irrigazione e concimazione
L’alloro ciliegio si adatta molto bene alla siccità, quindi stabiliremo un piano di irrigazione per una pianta abituata all’area mediterranea.
Solitamente viene condizionata mediante irrigazione a goccia, posizionando 1 gocciolatore per pianta da 4 L/h e del tipo autocompensante. In base a queste premesse, stabiliremo i seguenti criteri di irrigazione per il Prunus laurocerasus.
- Irrigazione in primavera e in estate: irrigazione a giorni alterni ea giorni alterni con un tempo di irrigazione da 30 a 40 minuti.
- Irrigazione in autunno e inverno: annaffiare una volta ogni 4 o 5 giorni, con un tempo di irrigazione di 30 minuti.
Per quanto riguarda l’abbonato, l’incorporazione annuale di sostanza organica, preferibilmente dopo l’estate, è sufficiente per ottenere un buon mantenimento della copertura.
Tuttavia, se si ricerca un rapido sviluppo durante i primi anni di vita, si può ricorrere a fertilizzanti liquidi (iniettati con fertirrigazione) o, più convenienti da applicare, a fertilizzanti solidi granulari. Alla fine dell’articolo ne consigliamo alcuni.
suggerimenti per la moltiplicazione
Di solito, il Prunus laurocerasus viene moltiplicato per semi o talee, quest’ultime più facili. Essiccando il seme che contiene i frutti (attenzione, è tossico per ingestione), si possono ottenere anche piante totalmente diverse.
I semi necessitano però di un processo di dormienza e stratificazione, per questo è necessario metterli al freddo prima della messa a dimora, cosa che si farebbe naturalmente nel terreno del giardino dove viene coltivato, trascorrendo l’inverno all’aperto.
consigli per la potatura
L’alloro ciliegio è una specie di arbusto che si adatta magnificamente alla potatura. Infatti il suo trattamento è molto simile a quello del pitosforo, altra specie di siepe che trova largo impiego in giardino.
La potatura viene effettuata utilizzando forbici o tagliasiepi, dando la forma che vogliamo secondo le specifiche dove l’abbiamo piantata.
Principali parassiti e malattie
Le specie a crescita rapida del genere Prunus sono spesso visitate da insetti succhiatori che si depositano su nuove parti della pianta. È normale ricevere visite nei mesi primaverili ed estivi dalle seguenti piante:
- Cocciniglia: si trova solitamente sui germogli, insetti con poco movimento che si trovano sugli steli e sono di aspetto bianco, facili da identificare.
- Afidi: ne esistono diverse specie, localizzate sui germogli e sulle nuove foglie che compaiono all’inizio della primavera.
- Psila: insetti succhiatori che producono una grossa melata sulla foglia e che attirano altri insetti e funghi (fuliggine).
Questi tre parassiti possono essere trattati con diversi trattamenti, il più comune e utilizzato dalla comunità agricola è il sapone di potassio. Oltre ad eliminare il parassita se effettuiamo diversi trattamenti e abbiamo pazienza, pulirà anche gli zuccheri appiccicosi che si trovano nelle foglie.
Usi medici
Storicamente, alle specie di alloro presenti in natura è sempre stato attribuito un valore medicinale. Nonostante sia praticamente in disuso, contiene principi attivi ad azione medicinale.
Per parlare delle proprietà dell’alloro, l’importante è sapere quali sono i principi attivi che fanno parte della pianta.
Principi attivi: carboidrati, tannini, eterosidi cianogenici: prunasoside, che si scompone in aldeide benzoica e acido cianidrico, prulaurasoside.
Di questi componenti, l’acido cianidrico è tossico per ingestione, se confuso con le foglie dell’alloro comune, sebbene presentino differenze apprezzabili.
Gli usi medicinali del Prunus laurocerasus sono legati all’effetto sedativo del sistema nervoso e stimolante delle vie respiratorie contro gli attacchi di tosse, influenza e malattie respiratorie.
Prodotti per la cura dell’alloro ciliegia
Sommario