Cura della pianta Aeonium virgineum o Góngaro canario
Nella famiglia Crassulaceae troviamo il genere Aeonium composto da circa 75 specie di piante succulente originarie, per la maggior parte, delle Isole Canarie oltre che di Madeira, Marocco e Africa orientale. Alcune specie sono : Aeonium virgineum, Aeonium percarneum, Aeonium canariense, Aeonium glutinosum, Aeonium mascaense, Aeonium arboreum, Aeonium tabulaeforme, Aeonium undulatum, Aeonium spathulatum, Aeonium simsii.
Riceve i nomi volgari di Góngaro canario o Siempreviva e il nome scientifico Sempervivum virgineum. È una specie originaria delle Isole Canarie.
È una pianta succulenta con un portamento di crescita ramificato e piuttosto compatto con rosette fino a 25 cm di diametro. Ha foglie carnose di colore verde brillante con peli ghiandolari che diventano rossastri alla luce diretta del sole. I fiori appaiono in infiorescenze alte circa 40 cm e di colore giallo. Fioriscono da fine inverno a inizio primavera.
Vengono utilizzati per formare gruppi in giardino, come singoli esemplari o in rupi. Sono piante ideali per giardini costieri mediterranei o per vasi e fioriere in patii e terrazze.
Il Gongaro canario è coltivato in un’esposizione alla luce diretta del sole (assumerà toni rossastri) o mezza ombra. Per quanto riguarda la temperatura minima in inverno, è preferibile che non scenda sotto i 7 ºC.
Possono prosperare in qualsiasi terreno ben drenato , sia roccioso che sabbioso, ma saranno grati per un po’ di materia organica. L’invasatura avviene all’inizio dell’autunno.
Queste piante sono resistenti alla siccità, quindi le annaffiature saranno moderate fino a quando il terreno non si asciuga bene prima di annaffiare. In inverno, non è consigliabile innaffiarli se sono all’aperto e se c’è un po’ di pioggia; in una pentola, sarà sufficiente innaffiarli una volta al mese.
Aggiungere come fertilizzante , se desiderato, materia organica in autunno inoltrato.
Non hanno bisogno di essere rifilati , ma all’inizio della primavera le rosette danneggiate possono essere rimosse. Inoltre, i fiori sbiaditi possono essere potati.
Possono essere attaccati dai funghi se c’è un’eccessiva irrigazione o umidità e dalle scrofe se l’ambiente è molto secco e caldo.
E’ possibile moltiplicare queste piante da semi seminati in primavera o facendo contemporaneamente delle talee.